Fin da piccoli ci insegnano che le rughe sono qualcosa di spaventoso, qualcosa di cui avere vergogna, da cancellare. Questi piccoli solchi che, anno dopo anno, incorniciano il nostro volto, hanno una loro storia ed una loro natura. Scopriamola insieme.
Le rughe sono segni dell’età oppure cicatrici emotive?
Oggi ti voglio portare in un viaggio insieme a me e alla Dott.ssa Raffaella Pizzi, Formatrice e Morfopsicologa, (raffaellapizzi.it) , per scoprire insieme la morfologia del proprio volto, in particolare delle proprie rughe.
Inestetismo odiato da molte donne, le rughe non sono solo dovute dall’avanzare dell’età, ma spesso, soprattutto in viso, riflettono i nostri conflitti psico-emotivi. Ecco perché notiamo un aumento delle rughe durante periodi stressanti ed invece, una pelle luminosa, liscia e distesa in momenti ricchi di serenità interiore e felicità.
Forti stati emotivi, ansie, delusioni, separazioni traumatiche sono colpi inferti in pieno viso: tutte queste preoccupazioni sono visibili sul nostro volto attraverso le rughe. A volte queste ferite sono così forti, che diventano cicatrici indelebili, altre invece, vengono curate e superate, fino a non fare più male e così anche i segni si attenuano sulla pelle.
Hai mai pensato che siano proprio il nostro vissuto e le nostre esperienze, accumulate nell’arco della nostra vita, a far sì che il nostro viso venga maggiormente segnato dalle rughe?
Il volto con le sue rughe diventa un libro capace di raccontare la storia della persona.
Anima e corpo sono due entità inseparabili.
La Morfopsicologia, è la disciplina che studia la relazione tra il volto e la personalità.
La morfo-psicosomatica delle rughe
Quando anche la medicina non riesce a trovare una spiegazione ad un disturbo fisico, chiama in causa la psico-somatica, riconoscendo il legame tra mente-corpo. In questo tipo di eccezione, la malattia diventa una soluzione biologica a un conflitto psicologico.
Il corpo infatti riflette il nostro stato interiore, sia esso di benessere che di malessere.
La Morfopsicologia consente di interpretare le rughe e i segni sul viso e leggerne il vissuto.
Il piano del viso più segnato è quello che più saprà raccontarci il conflitto psico-emotivo che ci ha segnati.
Le rughe del pensiero
Le rughe della fronte non armoniose segnalano un eccessivo lavoro mentale.
Quando il pensare diventa turbinoso e incessante, i pensieri dai contenuti angoscianti, si arrovellano.
Le rughe orizzontali sulla fronte segnalano un’incessante attività mentale, il rimuginare dovuto da ansia e preoccupazione, sono spesso sinonimo di rimuginino continuo e ossessivo.
Le rughe verticali tra le sopracciglia invece sono dovute all’avvicinamento delle sopracciglia quando cerchiamo di focalizzarci su qualcosa. Esse riflettono lo sforzo di concentrazione. Questo movimento con il tempo crea un solco permanente sul viso.
Quando sono molto pronunciate, le rughe indicano un’accelerazione dell’invecchiamento che riflette la paura della morte. Le rughe del viso rappresentano una chiusura in se stessi. Denotano allora una vulnerabilità.
Le rughe affettive
Le rughe che si formano nella zona centrale del viso, tra gli occhi e la bocca, gli zigomi e le guance, sono chiamate rughe affettive e sono collegate ai sentimenti amorosi.
Le rughe in questa zona richiamano ferite emotive e traumi nella sfera psico-affettiva.
Le si riscontra spesso in situazioni di perdite, lutti, separazioni, delusioni nel campo sentimentale.
Le rughe nasogeniene profonde sono invece indice di un sentimento di solitudine: sono evidenza di una chiusura emotiva e una sensazione di risentimento nei confronti delle relazioni.
Le rughe verticali e profonde sulle guance spesso indicano una rimozione totale della vita sentimentale, dovuta ad una forte sofferenza subita, ad un trauma che ha portato ad una chiusura in sé stessi.
Rughe con continuità tra diversi piani (rughe dagli occhi alle guance o dalle guance alla mascella): si osservano in volti di persone molto sensibili, che hanno subito profonde e dolorose perdite e delusioni affettive.
Le rughe alla base del volto
Le rughe che si formano sulla parte bassa del viso sono dovute alla stabilità: chi presenta questi solchi, nella sua vita ha dovuto affrontare un’instabilità pratica che ha portato diverse preoccupazioni.
Le rughe peribuccali si presentano ai lati delle labbra e portano verso il basso gli angoli delle labbra, formando un sorriso amaro. Denotano una reazione di disillusione di fronte alla vita, possono comportare una sorta di pessimismo esistenziale, simbolo di frustrazioni e disinganno della vita.
Imparare ad amare il nostro volto
Queste sono solo alcune delle tante casistiche che si possono osservare nei segni di un volto umano, perché il vissuto di ognuno di noi è diverso e unico.
Un volto privo di rughe ad una certa età, è la manifestazione di un equilibrio interiore ma anche di una certa staticità involutiva.
La vita è un vortice frenetico ricco di sfide, lotte e delusioni, richiede di scontrarsi in prima persona con le difficoltà e imparare a superarle.
Le rughe sono uno dei modi in cui il nostro io interiore esprime sé stesso al mondo esterno, ricordandoci che la vita è degna di essere vissuta.
Accettare l’età che avanza, imparare ad amare il proprio viso che cambia è fondamentale per imparare a vivere serenamente nonostante gli avvenimenti che succedono, anche perché questi, sono ciò che ci caratterizza come essere umani unici.
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